Il movimento - Allevamento del Taras Tarentum - selezione Cane Corso Italiano

Selezione Cane Corso Italiano
Taras Tarentum
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Il movimento

Cinotemi

Se si disegna idealmente un quadrilatero con gli angoli in corrispondenza dei quattro piedi del cane (base di sostegno), sarà facile constatare che la perpendicolare cadente dal punto di baricentro al suolo (e cioè la linea gravitazionale) va sempre a cadere, a cane statico, dentro il suddetto quadrilatero. Se il cane si sposta in avanti, sposta anche il baricentro in avanti cosicché la linea gravitazionale cade anteriormente fuori dal quadrilatero di sostegno, l'animale allora non potrà più mantenersi in equilibrio e, di conseguenza, dovrà, per riequilibrarsi e non cadere a terra, spostare in avanti gli arti, anteriori. A seguito di ciò il posteriore dovrà a sua volta partire in avanti dando inizio al movimento In conseguenza di quanto accennato risulta che, quanto più la base di sostegno è ampia (piedi molto distanziati trasversalmente), tanto maggiore è l'equi­librio statico (vedi bulldog). Quanto più esigua in rapporto alla taglia è la base di sostegno (piedi piut­tosto ravvicinati e tronco corto) tanto più facile risul­ta che il baricentro vada a cadere fuori dalla base (vedi levrieri): l'instabilità del soggetto è maggiore e quindi è maggiore la velocità. Va anche aggiunto che, quanto più il baricentro è vicino a terra, tanto più grande è l'equilibrio statico, quanto più il baricentro è lontano da terra tanto minore è tale equilibrio. Il Cane Corso è un cane alquanto alto sugli arti e perciò il suo baricentro è relativamente distante da terra; essendo però la base di sostegno piuttosto larga e lunga, la sua instabilità e quindi, la sua velocità sono evidenti ma temperate.
Abbiamo visto come ad una determinata costruzione scheletrica e conseguentemente muscolare corrisponda un determinato modo di camminare. Pertanto, prima di esprimere un giudizio sul movimento di un soggetto appartenente ad una qualsiasi razza, bisogna conoscere quale sia la costruzione tipica di quella razza. È errato credere che soltanto la testa costituisca «caratteristica di tipo» e che si possa sorvolare su tutto il resto. Infatti, se è vero che un soggetto ben costruito, ma con testa atipica, vale zero, altrettanto vero è, che un soggetto privo di corretta costruzione non può esprimere che in modo menomato le caratteristiche attitudinali per cui la razza è stata selezionata.
Il Cane Corso, in particolare, altro non è che un cane da lavoro abbellito, il quale, se adeguatamente addestrato, è in grado di svolgere ancora efficacemente, alla pari dei suoi antenati, il duro lavoro al fianco dell'uomo che la tradizione ci ha tramandato e che lo standard ha pienamente recepito
Una corretta selezione deve perciò sempre tenere presente che, al pari della testa, costruzione e movimento sono caratteristici per ogni razza e rappresentano «tipo di razza».
La varietà degli impieghi tradizionali cui il Cane Corso era adibito richiedeva non una costruzione specializzata, ma una struttura adattabile che rispondesse a tre requisiti fondamentali:
potenza, resistenza, scatto.
La potenza è data dalla ossatura forte, dì grande spessore e conseguentemente dalle masse muscolari molto sviluppate, oltre che dalla base di sostegno piuttosto ampia.
La resistenza è data dal buon sviluppo della regione toracica, dalle angolature dell'anteriore (angolo scapolo-omerale 105-110°), della groppa, del posteriore (angolo tibio-metatarsico 140°) e dal tronco rettilineo e alquanto più lungo dell'altezza al garrese (11%), che fanno del Cane Corso prevalentemente un trottatore dalla falcata ampia e fluida, in cui la forte spinta del posteriore viene perfettamente assorbita grazie all'ottima angolatura dell'anteriore, il che consente al cane di trottare per lunghi periodi con poco sforzo.
Lo scatto è dato dalla lieve inclinazione della groppa, che fa sì che la non esasperata angolazione del posteriore permetta al cane di raccogliersi maggiormente sugli arti posteriori e, usufruendo di un angolo più ampio, di produrre una maggior forza di scatto, aiutato in ciò dalla larghezza della groppa stessa e dallo sviluppo delle masse muscolari.
Queste caratteristiche fanno del Cane Corso una forma mista di trottatore-galoppatore, in cui è però prevalente l'elemento trottatore.
Vengono in mente tre esempi : il pastore tedesco (trottatore puro velocissimo), il greyhound (galoppatore puro velocissimo), il pointer (galoppatore di resistenza). I primi due (che morfologicamente consentono l'esasperazione delle rispettive andature) hanno il profilo superiore convessilineo, mentre il pointer (che rappresenta una forma di cane più naturale) ha il profilo rettilineo. Questi diversi profili della linea superiore rispondono alle esigenze di una migliore trasmissione dell'impulso dai garretti fino all'anteriore, in rapporto alle rispettive andature. Quasi tutti gli altri cani costituiscono invece delle forme miste in cui prevale l'una o l'altra di tali caratteristiche.
Ciò non toglie che un pastore tedesco(trottatore puro) possa galoppare (sia pure con maggior sforzo) e che un greyhound (galoppatore puro) possa trottare (sia pure con maggior sforzo). Per il pointer (galoppatore di resistenza) il trotto è un'andatura più agevole. Fatte le debite
proporzioni il Cane Corso si avvicina per certi versi a quest'ultimo, non solo per gli assi longitudinali superiori del cranio e del muso fra loro convergenti (che condizionano il portamento della testa e quindi. l'assetto del cane in movimento, cioè, in ultima analisi, il tipo di movimento), ma per il portamento della linea dorsale che è rettilineo.  Il giudice nel ring dovrà prestare particolare cura all'osservazione del cane in movimento  di profilo, osservazione più difficoltosa che da dietro o di fronte. Non si tratta infatti di analizzare i dettagli, ma di vedere e sentire nell'insieme l'armonia funzionale del movimento. Sottolineiamo che un'andatura è corretta quando risponde ai requisiti funzionali ed estetici propri della razza.

Lo standard prescrive per il Corso  passo lungo, trotto allungato e tratti di galoppo.

Il passo: un'andatura lenta, naturale, comoda per il cane, marciata a quattro battute e diagonale: ammesso che l'animale inizi il passo con l'anteriore destro seguirà il posteriore sinistro poi l'anteriore sinistro e quindi il posteriore destro. Nel passo le oscillazioni sono lievi sia lateralmente che verticalmente con contenuto spostamento del baricentro.

Nel Cane Corso il passo è «allungato» cioè, data la buona angolazione dei segmenti del posteriore ed un angolo tibio-metatarsico di circa 140° (nel pastore tedesco è di 120°, nel pointer di 128°, nel boxer di 140°, nel S. Bernardo di 145°-150°) il piede posteriore supera, sebbene di poco, l'orma del piede anteriore

Nel passo il Cane Corso manifesta già alcune sue peculiarità, esse sono:
a) compattezza dell'insieme: significa che la spi­na dorsale è molto solida, non ha cioè interruzioni, convessità o concavità. Al passo la linea dorsale deve rimanere salda come una tavola di legno e non subire spostamenti di alcun genere
b) scioltezza dei movimenti: quando spalla, braccio, metacarpo, groppa, coscia e gamba hanno le inclinazioni proprie del Cane Corso e perciò esiste la giusta sincronia nelle chiusure e aperture dei vari angoli, il movimento diventa armonioso
c) bilanciamento della massa corporea: esiste un rapporto armonico fra posteriore ed anteriore e le singole parti sono fra loro in equilibrio
d) rapporti fra posteriore ed anteriore e loro sincronia
e) impulso e allungo nel Cane Corso la falcata del posteriore è di poco maggiore alla capacità di
allungo dell'anteriore. È pertanto necessario che l'anteriore sia giustamente angolato e forte così                           da poter assorbire equilibratamente la spinta del posteriore  
f) ampiezza del passo : poiché il passo del Cane Corso è allungato, esso è rapportato all'altezza del cane al garrese nella misura del 90%. I passi raccorciati sono un grave difetto e sono la conseguenza di una groppa eccessivamente orizzontale. Questo difetto è molto comune nel Cane Corso, come nei cani di grande taglia in genere, e va seriamente combattuto.
g) nobiltà di portamento: è errato credere che la nobiltà nel cane si riferisca soltanto alla testa. La nobiltà viene estrinsecata da ogni cellula dell'animale quindi anche dalla figura e dal conseguente porta­mento del cane, come pure dal suo temperamento. Una femmina deve essere elegante ed armoniosa, fem­minile e distinta, un maschio deve essere imponente, orgoglioso nell'incedere e con impronta da stallone. La nobiltà del portamento si manifesta nell'atteggiamento del collo che nel Cane Corso al passo è portato lievemente rialzato.

Il trotto. Ancora più del passo, il trotto è l'espressione dinamica della morfologia di razza, è cioè l'andatura che permette nel modo più appropriato l'osservazione del movimento. Nel trotto ogni difetto di costruzione viene immediatamente rilevato. E’  un'andatura saltata, diagonale, a due battute e due tempi, contrassegnata da una breve fase di sospensione. Poiché il trotto presenta movimenti molto regolari e quindi ben osservabili è, nei ring delle esposizioni, l'andatura preferita per esaminare l'apparato locomotore. Gli spostamenti laterali del baricentro nel trotto del Cane Corso sono in genere poco estesi mentre gli spostamenti verticali, in relazione alla fase di sospen­sione e di ricaduta sul terreno, sono abbastanza rilevanti.
Il trotto allungato (quando il cane si sorpassa): c'è un periodo di sospensione relativamente lungo, è il trotto tipico del Cane Corso.
Nel trotto del Cane Corso osserviamo che la testa ed il collo sono portati leggermente in avanti e più abbassati rispetto alla posizione che si riscontra nel passo. Abbiamo visto che la spinta del posteriore parte dai garretti ed è commisurata all'angolo tibio-metatarsico che nel Cane Corso, come detto, è di 140° circa. Ciò gli permette un buon impulso che trova però nell'allungo dell'anteriore un'ottima capacità d'assorbimento. Inoltre la fase di impulso nel Cane Corso è sempre buona perché la falcata del posterio­re tende a superare quella dell'anteriore. È chiaro che un angolo tibio-metatarsico inferiore a 140° gli permetterebbe una maggiore falcata del treno posteriore, ma ciò contrasterebbe, come si è visto, con i requisiti di scatto richiesti alla razza, che esigono un'angolatura non eccessiva del posteriore. Sul ring un attento esame del segmento dorso-lombare nel trotto è importantissimo perché la colonna vertebrale, come già al passo, deve presentarsi sempre saldissima, anzi monolitica e senza determinare rollio del bacino. Va notato che nel trotto la colonna vertebrale si irrigidisce, quindi un suo cedimento va severamente penalizzato. Nel caso di schiene insellate o convesse, si ha la scomposizione del parallelogramma delle forze che provoca la dispersione dell'impulso, con grande handicap del movimento. Tutto ciò va severa­mente penalizzato. Nel caso di insellatura, lo sforzo muscolare per alzare la schiena e permettere, anche se in parte, il passaggio dell'impulso, comporta un grande dispendio di energie che va a detrimento della resa locomotoria. Nel trotto il cane, se ben allenato, tende ad aumentare la velocità o allungando la falcata o, più spesso, incrementando la frequenza dei passi e, di conseguenza, accorciando la falcata . Il giudice deve poi valutare e analizzare l'ampiezza delle falcate anteriori e posteriori, l'estensione della falcata davanti e dietro la scapola e davanti e dietro l'articolazione coxo-femorale. Come visto l'ampiezza della falcata nel Cane Corso tende ad essere maggiore nel posteriore che nell'anteriore e si misura al piccolo trotto, infatti in questa andatura uno dei due bipedi diagonali è sempre a contatto col suolo, viceversa nel trotto ordinario e nel trotto allungato tra l'appoggio di un bipede diagonale ed il successivo c'è una fase di sospensione in cui il corpo del cane avanza mentre è sospeso in aria, rendendo difficile la valutazione della falcata.  Nel Cane Corso l'ampiezza della falcata corrisponde circa al 90-95% dell'altezza al garrese (indice 0,90-0,95). Si pensi che il pastore tedesco ha un indice dì 1.2, il fox terrier ha un indice di 0.6, il greyhound ha un indice di 0.8 e il pointer ha un indice di 0.75 - 0.80. Quando nel Cane Corso la falcata anteriore e posteriore si riduce il cane non può produrre un buon movimento. La falcata anteriore si riduce se la spalla non è ben inclinata, se il braccio è corto e cosi pure l'avambraccio. Spesso la falcata anteriore si riduce ancora quando ad avambraccio corto si associa, per compensazione, un metacarpo lungo. Viceversa nel Cane Corso l'avambraccio lungo è favorevole all'ampiezza del passo, specie se associato a un metacarpo non troppo lungo.  

Il galoppo. È un'andatura veloce, naturale, saltata in quattro tempi e tre battute in cui i piedi toccano il terreno secondo una sequenza legata all'arto posteriore che per primo  raggiunge il suolo.

Il galoppo è differenziato in tre forme:
1. galoppo ordinario: l'animale si sorpassa, vi è una sola fase di sospensione che è di durata pressoché uguale alle tre battute prese insieme;
2.  gran galoppo: l'animale si sorpassa, vi sono quattro battute, è un andatura molto allungata, lo spostamento del baricentro è notevolissimo sia in senso sagittale che verticale. Le fasi di sospensione sono due;
3.      galoppo accorciato o kanter: l'animale non sempre «si copre». È un'andatura molto stabile, essendo meno veloce del galoppo ordinario e talora più lenta dello stesso trotto.

L’ambio
È un'andatura marciata a due battute nella quale il movimento è sincrono e gli arti si muovono per bipede laterale. Cioè i piedi di ciascun lato si levano e poggiano contemporaneamente al suolo dando luogo così all'appoggio alternativo dei due bipedi laterali. Quando gli arti di un bipede laterale toccano simultaneamente il terreno quelli del lato opposto se ne distaccano simultaneamente. E’ un andatura consentita ad alcune razze canine ma è un difetto per il Cane Corso se è continuato; probabilmente avviene per un difetto di trasferimento dell’impulso dal posteriore all’anteriore.  

Fonte:
sito web ufficiale S.A.C.C. www.canecorsoitaliano.it

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